Folkloricum

Archive of Ancient Folklore

Greek and Latin authors did not pay much attention to the popular culture of their civilisations. Material evidence on the daily life of the popular classes is also limited, compared to official public and religious documentation. A folklore of the ancients, however, does exist. Authors have referred to it with the lexicon of ‘belief’ (λέγεται, dicitur) or of the ‘countryside’ (ἄγροικοι, rustic), but also of the ‘popular’ (δῆμος, vulgus), albeit more rarely. Artists and craftsmen depicted it mainly as a funerary tribute or as a curious incursion into everyday life.

There emerge, from precious testimonia, beliefs and superstitions, fables and proverbs, figures of the imagination, songs and other types of musical forms, pharmacopoeia and medicinal remedies, apotropaic gestures and practices, and many other traits of a popular culture of the ancients. A conception of the world that reveals, in the final analysis, the widespread sense of fragility of the ancient man in the face of the fatigue and the uncertainty of work, of many natural phenomena, of life and death.

This Greek and Roman folklore can often be approached (and effectively compared) on the one hand with other ancient Euro-Mediterranean traditions, and on the other hand with the documentation of modern popular culture, especially in certain conservative areas such as central Greece and southern Italy.
Alongside the better known learned cultural tradition, ranging from the ‘classics’ to the contemporary authors, one can thus discover a lesser known but still fascinating popular cultural tradition: the folklore of the ancients.

Ut vere loquamur, superstitio fusa per gentes oppressit omnium fere animos atque hominum imbecillitatem occupavit.

Per dire la verità, la superstizione, diffusa tra gli uomini, ha oppresso gli animi di quasi tutti e ha tratto profitto dalla debolezza umana.

[Cicerone, De divinatione 2,148]

Archive

About 400 entries form the core of this repertory, in which hypertext searches are also possible. Each entry consists of an essay (downloadable in pdf), ancient and modern comparisons, audio and video, iconography and bibliography. A section of general and thematic studies completes our archive.

The Antico e Moderno Culture Center

In Rome, at Via Prenestina 94, the Antico e Moderno Association has its operational headquarters, which offers a space for study, meetings and cultural activities, as well as a permanent exhibition of objects of ancient and modern material culture.

(photo © Rino Bianchi)

People

A team of philologists and anthropologists of the ancient world, historians of religions and musicologists, archaeologists and iconographers has set up an open-access research project: a digital archive of ancient folklore.

Board

Emanuele Lelli

Insegna al liceo Tasso di Roma. Studioso di poesia ellenistica, letteratura scientifica e tecnica, cultura popolare e tradizione proverbiale antica e moderna, coordina da anni gruppi di giovani studiosi in iniziative culturali ed editoriali.

Giulio Guidorizzi

Grecista, traduttore, studioso di mitologia classica e di antropologia del mondo antico è stato professore ordinario di Letteratura Greca presso l’Università di Torino. Autore di numerosissimi saggi sul mito e sull’immaginario dei Greci, è condirettore degli "Studi Italiani di Filologia Classica".

Tommaso Braccini

Dopo aver insegnato Filologia Classica e Letteratura Neogreca a Torino è attualmente professore associato di Filologia Classica presso l’Università di Siena. Si interessa in particolare di narrazioni folkloriche e figure della paura nell’antichità e nel medioevo greco.

Camillo Neri

Insegna Lingua e Letteratura Greca all’Università di Bologna. Si occupa di poesia greca, di esegesi biblica, di tradizione e fortuna dei testi classici, di applicazioni informatiche alla filologia classica, e di educazione alla pace. È membro dell’«Année Philologique», di «Eikasmós. Quaderni Bolognesi di Filologia Classica» e del Centro Studi «La permanenza del classico».

Eleonora Rocconi

Studiosa di musica e teatro antico, insegna presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, con sede a Cremona. Tra i soci fondatori di MOISA: International Society for the Study of Greek and Roman Music and Its Cultural Heritage, dirige la rivista scientifica Greek and Roman Musical Studies (Brill).

Giulia Pedrucci

I study polytheistic religions with a special focus on archeological sources and from an anthropological perspective. I am currently working on votive religion in ancient Italy; the results have been publishing in Votive Statuettes of Adult/s and Infant/s in Ancient Italy from the End of the 7th to 3rd c. BCE: A New Reading.

Claudia Pantellaro

Archeologa specializzata e dottore di ricerca in Scienze per il patrimonio e la produzione culturale. Si occupa dello studio e della valorizzazione delle testimonianze materiali e monumentali di epoca romana e ha preso parte a progetti di ricerca riguardanti soprattutto il territorio siciliano. È impegnata nell’ambito di progetti di archeologia preventiva e attività di sorveglianza archeologica in Sicilia.

Igor Baglioni

Igor Baglioni, dottore di ricerca in Storia religiosa (Sapienza, Roma), vincitore nel 2013 della borsa "Raffaele Pettazzoni" dell'Accademia dei Lincei, è direttore del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” di Velletri. Organizza da anni convegni, manifestazioni culturali e iniziative editoriali nell'ambito della storia delle religioni e dell'antropologia del mondo antico.

Silvia Romani

Professore associato di mitologia, di religioni classiche e di antropologia del mondo classico all’Università degli Studi di Milano. Si occupa da sempre di mito e di teatro, temi al centro della sua attività di ricerca e più recentemente della drammaturgia dello spettacolo Lucrezia e le altre, per la regia di Elisabetta Vergani. In particolare lavora sulle storie delle donne e delle divinità dei confini. È segretaria scientifica della rivista Studi Italiani di Filologia classica.

Simone Beta

Insegna lingua e letteratura greca all’Università di Siena. Studia il teatro classico (soprattutto la commedia greca e latina), la retorica (con una particolare attenzione all’enigma e alla metafora), la poesia epigrammatica, la tradizione e la fortuna della cultura antica, il vino e il simposio.

Ignazio Buttitta

Professore ordinario di Discipline demoetnoantropologiche presso l’università di Palermo. Si occupa dei fenomeni di religiosità popolare in ambito euromediterraneo con particolare attenzione all’analisi diacronica e comparativa dei calendari cerimoniali e del simbolismo rituale. È presidente della fondazione Buttitta e Segretario generale dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari.

Francesco De Martino

Allievo di Carlo Ferdinando Russo, ha insegnato nelle università di Bari e di Foggia. Dirige “le Rane”, giunte nel 2021 al 69 volume. Ha curato, con Alan H. Sommerstein, Lo spettacolo delle voci (1995) e Studi sull’eufemismo (1999) e, con Onofrio Vox, i tre volumi della Lirica greca (1996).

Riccardo Palmisciano

Insegna Lingua e Letteratura greca presso l'Università "L'Orientale" di Napoli. I suoi lavori riguardano l’epica e la poesia lirica del periodo arcaico, le performance drammatiche prima della nascita della tragedia, i rapporti fra poesia d'autore e poesia tradizionale, le relazioni fra sistemi iconografici e poesia. Nel 2017 ha pubblicato la monografia: Dialoghi per voce sola. La cultura del lamento funebre nella Grecia antica, Roma, Quasar.

Andrea Ercolani

Ricercatore presso l'Istituto di Studi sul Mediterraneo (ISMed) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I suoi principali interessi di studio riguardano l'epica greca arcaica, il teatro attico (sia tragico che comico), la poesia lirica, le tradizioni sapienziali, i rapporti tra cultura greca e Vicino Oriente antico. Membro della redazione di diverse riviste scientifiche ("Seminari Romani di Cultura Greca", "Rivista di Studi Fenici", "Mediterranea") partecipa a progetti di ricerca promossi dal CNR e da Università italiane con approccio antropologico e comparativo alle società del Mediterraneo antico.

Correspondents

Nicola Denzey Lewis

Nicola Denzey Lewis joined CGU’s Religion Department in 2017 as the Margo L. Goldsmith Chair in Women’s Studies in Religion. Her research has followed two separate but, at times, interrelated tracks: the study of Gnosticism from the second to the fourth century—a key period of Christianization—and the social history of ordinary citizens, particularly women, in the Roman Empire from the High Empire to Late Antiquity periods. Her courses at CGU include proseminars on women and religion, and specialized courses in Roman social history and the process of Christianization of the empire.

Christopher A. Faraone

Christopher A. Faraone is Edward Olson Professor of Classics in the Department of Classics and the College at the University of Chicago. Faraone’s research interests focus on Ancient Greek poetry, religion and magic. With Sofia Torallas-Tovar he is co-directing two international projects with the generous support of the Neubauer Collegium at the University of Chicago. The first aims at editing and translating the magical handbooks from Roman Egypt, which will appear in 2022-23 as two volumes entitled The Greco-Egyptian Magical Formularies, with a supplementary collection of essays entitled, The Greco-Egyptian Magical Formularies: Libraries, Books and Individual Recipes (forthcoming 2022 Ann Arbor). The second “Curses in Context” project organized four international conferences on the social and religious contexts of inscribed lead curses tablets in different regions and time periods of the Greco-Roman world.

Debbie Felton

Debbie Felton has a B.A. in English & Latin from UCLA, and an M.A. in Greek and Ph.D. in Classics from The University of North Carolina at Chapel Hill. She has taught at UMass since 1999. The interdisciplinary nature of her research interests has led to her focus on folklore in classical literature, with particular attention to the supernatural and the monstrous.

Athena Katsanevaki

Athena Katsanevaki has studied Musicology, Byzantine Music and Violin, and has conducted fieldwork in more than 200 little communities in Greece and abroad. She fulfilled her Phd on Historical Ethnomusicology. Her fieldwork has been praised by the Academy of Athens. She is affiliated with MOISA and ICTM. She is involved with traditional singing and has collaborated with composers of contemporary European music. She lectures at the Aristotle University of Thessaloniki.

Julio Cesar Magalhães de Oliveira

Possui graduação em História pela Universidade Estadual de Campinas (1998), mestrado em História Social pela Universidade Estadual de Campinas (2001) e doutorado em História e Arqueologia do Mundo Antigo pela Université Paris Ouest Nanterre La Défense, antiga Université Paris X Nanterre (2006). De 2008 a 2013 foi professor de História Antiga da Universidade Estadual de Londrina. Atualmente, é professor de História Antiga da Universidade de São Paulo. Tem experiência na área de História, com ênfase em História Antiga, atuando principalmente nos seguintes temas: História Romana, Antiguidade Tardia, África romana, Trabalho e movimentos sociais urbanos, História da comunicação.

Archivio del Folklore Antico

Gli autori greci e latini non hanno dedicato esplicita attenzione alla cultura popolare delle proprie civiltà. Anche le testimonianze materiali sulla vita quotidiana delle classi popolari sono limitate, rispetto alla documentazione ufficiale pubblica e religiosa.
Un folklore degli antichi, tuttavia, esiste. Gli autori lo hanno indicato con un lessico della ‘credenza’ (λέγεται, dicitur) o della ‘campagna’ (ἄγροικοι, rustici), ma anche del ‘popolare’ (δῆμος, vulgus), benché più raramente. Artisti e maestranze lo hanno rappresentato soprattutto come omaggio funerario o come curiosa incursione nel quotidiano.

Dalle preziose testimonianze emergono credenze e superstizioni, favole e proverbi, figure dell’immaginario, canti e altri tipi di forme musicali, farmacopea e rimedi medicinali, gesti e pratiche apotropaiche, e molti altri tratti di una cultura popolare degli antichi. Una concezione del mondo che rivela, in ultima analisi, il diffuso senso di fragilità dell’uomo antico di fronte alle fatiche e all’incertezza del lavoro, a tanti fenomeni naturali, alla vita e alla morte.

Questo folklore greco e romano, spesso, si può accostare (e comparare con efficacia) da una parte ad altre tradizioni antiche euromediterranee, dall’altra alla documentazione della cultura popolare moderna, soprattutto di alcune aree conservative come la Grecia centrale e il Meridione italiano.

Accanto alla più nota tradizione culturale dotta, che va dai ‘classici’ ai contemporanei, si può scoprire così una tradizione culturale popolare, meno nota ma affascinante: il folklore degli antichi.

Archivio

Circa 400 voci costituiscono il nucleo di questo repertorio, nel quale è possibile effettuare anche ricerche ipertestuali. Ogni voce è composta da un saggio (scaricabile in pdf), comparazioni antiche e moderne, audio e video, iconografia e bibliografia. Una sezione di studi generali e tematici completa il nostro archivio.

Il Centro di Cultura di Antico e Moderno

A Roma, in via Prenestina 94, l’Associazione Antico e Moderno ha la sua sede operativa, che offre uno spazio di studio, incontri e attività culturali, oltre ad un’esposizione permanente di oggetti della cultura materiale antica e moderna.

Persone

Un’équipe di filologi e antropologi del mondo antico, storici delle religioni e musicologi, archeologi e iconografi che ha dato vita a un progetto di ricerca open-access: un archivio digitale del folklore antico.